Quella volta ad Atlantide

In settembre del 2003 mi  sono recata con mia mamma e mia sorella in un negozio di animali chiamato Atlantide per vedere che cani aveva perché c'era appena morto  il cane che avevamo prima.Una volta entrati nel negozio abbiamo visto nel box un cucciolo di bassotto marrone. Il padrone del negozio apri il box e lo diede in braccio a mia sorella e lui le diede un sacco di bacini. A me e mia sorella ci venne da piangere quando dovemmo rimetterlo nel box. Andammo via dispiaciute perché l'avevamo rimesso giù anche lui piangeva. Andammo da quello che lavava i cani per sentire che cani ci consigliava, ma i cani che consigliava arrivano dall'estro. Prima di ritornare nel negozio dove avevano visto il cane chiamammo nostro  padre per dirgli che volevamo prendere il cane che avevamo visto.Tornammo nel negozio per riprendere il cane che avevamo visto quello del negozio ci disse che era un cane sano e arrivava da un'allevamento in provincia di Pavia. Una volta arrivati a casa tutti ci fermarono per vedere il cane. Adesso il cane è  morto e mi manca tantissimo.  

GLI ANIMALI NON TRASMETTONO IL VIRUS: NON ABBANDONIAMOLI!!! E NON USIAMO MAI DETERSIVI O CANDEGGINA PER PULIRLI!!!!!!

L'ultima vacanza

All'incirca cinque anni fa, siamo andati in ferie a Moneglia, località conosciuta dai miei genitori, immersa nel golfo del Tiguglio paesino di pescatori molto piccolo e tranquillo. 

Le nostre giornate si susseguivano tra un bagno in mare, una pizza tra amici, e in giro alla stazione a vedere i treni e  un gelato sul lungo mare. 

Gli ultimi giorni prima di tornare a Milano, si è svolta la festa del patrono del paese; San Giorgio, con mercati, bancarelle, musica, processione, e fuochi d'artificio.

Sono molto affezionato a questo paesino perché ci sono andato per tanti anni con i miei genitori, e mi conoscono tutti. 

Purtroppo quest'anno date le circostanze, non sappiamo se andremo al mare. 

Nonostante ciò il ripensare alle vacanze passate mi ha fatto dimenticare le disposizioni per il coronavirus a cui siamo costretti.

Il cibo al tempo del corona virus

Date le circostanze e l'impossibilità di uscire spesso a fare la spesa, siamo costretti,viste le misure di sicurezza adottate dal governo,ad affrontare code kilometriche per entrare nei vari supermercati.

Nonostante tutto, nello stare chiusi in casa, una volta ultimato il Tour de force degli approvvigionamenti, riscopriamo il bello di stare insieme ai nostri cari, magari facendo una torta o un impasto per la pizza.

Tra un flash mob e un pranzo in famiglia, anche durante la quarantena, riscopriamo i valori morali che ci uniscono e ci rendono orgogliosi di essere Italiani.

Non vi preoccupate che stando tutti vicini anche se lontani, ci riabbracceremo presto.

Tranquilli: andrà tutto bene.

Per colpa del coronavirus

In questo periodo siamo tutti a casa dal centro per colpa del coranavirus.
In questo periodo che sono a casa dal centro aiuto mia madre a fare le pulizie di casa es passo l'aspirapolvere in camera mia, lo straccio per lucidare il  pavimento pulisco il bagno, stiro e apparecchio la tavola.
Due sere fa per una stupidaggine ho discusso con i miei genitori  per quel fatto li la notte ho dormito poco.
Per colpa del coranavirus non si può uscire prima di tutto questo il sabato pomeriggio andavo in centro con il papà e andavamo da marchesi o da illy a bere il caffè.
Ogni tanto mi affaccio alla finestra e vedo passare qualche macchina o qualche tram o autobus o qualcuno che porta fuori il cane.
Sotto casa mia ci sono dei giardinetti con una giostra dove io e mia sorella andavamo quando eravamo piccole e adesso ci vanno i bambini a fare un giro

Spazio Aurora ai tempi del Coronavirus

A causa dell'epidemia in corso, il CSE Spazio Aurora è chiuso, ma l'equipe educativa si è organizzata per continuare alcune attività in videochiamata e per rimanere comunque connessi, pur stando a casa.

Da questa settimana riparte anche il blog, dove i nostri ragazzi continueranno a raccontare le loro esperienze di vita in questi tempi strani, in attesa di poter tornare alla nostra normalità.

La redazione

Cascina Biblioteca 3

QUANDO ERO IN CASCINA BIBLIOTECA SI è SENTITO IL TERREMOTO NOI SIAMO USCITI TUTTI DI CORSA E POI CI CHIAMATO TUTTI I GENITORI CI SONO VENUTI A PRENDERCI. ERAVAMO TUTTI TUTTI IN CORTILE PER ASPETTARE QUANDO SONO VENUTI A PRENDERCI E SIAMO ANDATI A MANGIARE A CASA NOSTRA.
IL GIORNO DOPO LA CASCINA BIBLIOTECA ERA CHIUSA ERAVAMO TUTTI CASA NON CI SIAMO ANDATI IN CASCINA BIBLIOTECA DI MILANO.
IL PROFESSORE CI HA AVVISATI TUTTI  PER USCIRE TUTTI. ERAVAMO TUTTI AGITATI DELLA SCOSSA DEL TERREMOTO.
DAL LUNEDÌ AL Venerdì FACEVO ANCHE IL TIROCINIO, AI SALESIANI IN MELCHIORRE GIOIA A MILANO: C'ERA UNA CUOCA, ANDAVO AD APPARECCHIARE ALLE ALTRE STANZE DEL VELIERO DEI SALESIANI DON BOSCO. LA MIA CUOCA DEL TIROCINIO MI FACEVA PELARE TANTE PATATE, LE METTEVAMO NELLA PENTOLA E POI ARRIVAVA ALLE 10.00

Dallo psicologo il giovedì

Il giovedì mattina dalle 10 : 30 alle 11 : 30 si và dallo psicologo e si parla di vari discorsi , ma alcune volte scusa tù , i discorsi sono

ugualmente uguali, si ripetono: si parla di viaggi, di stoppengò, degli sport

Domenica allo stadio

Domenica pomeriggio verso le 13.30 con mio carissimo amico, mi sono recato allo stadio, a vedere la partita del Milan contro il Verona, intanto siamo passati a prendere altri due nostri amici, che sono venuti con noi allo stadio. Arrivati la prima di entrare abbiamo mangiato un panino con la porchetta e la maionese, dopo, siamo entrati e abbiamo visto la partita tifando sfrenatamente e arrabbiandoci molto con i nostri

Visita ospedale San Raffaele

Lunedì mattina siamo andati in ospedale San Raffaele di Milano. Avevamo l'appuntamento alle 11. Quando siamo arrivati al parcheggio dell'ospedale abbiamo parcheggiato la macchina. Per entrare abbiamo fatto

Cascina Biblioteca 2

IN CASCINA BIBLIOTECA POI AVEVAMO ANCHE IL CORTILE MOLTO GRANDE CHE METTEVANO I PULLMINI DEL RADIOBUS ATM CHE NEL POMERIGGIO CI ACCOMPAGNAVANO I RAGAZZI A CASA.
HO FATTO QUATTRO ANNI DI CASCINA BIBLIOTECA POI SONO ARRIVATI I NUOVI RAGAZZI E POI C'ERANO DUE CUCINE DOVE C'ERA LA MENSA PRIMA E POI IO L'HO